Turchese
La turchese appartiene alla classe minerologica dei fosfati, presenta quasi sempre una lucentezza opaca, solo in casi molto rari è trasparente ed ha un grado di durezza relativamente basso. Si distingue per il caratteristico colore azzurro / verde che, se portato ad alta temperatura, vira sul verde intenso. Talvolta tende a cambiare di colore anche quando indossata, a causa dell’acidità della pelle o dell’influenza della luce, e sbiadisce in maniera anche notevole quando perde il suo contenuto naturale di acqua. E’ un minerale definito di genesi secondaria, originato dalla presenza di soluzioni mineralizzanti all’interno di rocce arenarie, vulcaniche o sedimentarie in genere. E’ utilizzato fin dai tempi antiche come pietra ornamentale, specialmente durante il periodo della civiltà egizia, quando veniva ricavato dalle miniere del Sinai. La qualità più pregiata mostra un colore prevalentemente azzurro, brillante e uniforme, o leggere venature nere, dovute alla presenza della roccia madre.
La provenienza della turchese
Il minerale è più facile da reperire nei giacimenti secondari di rame e nelle rocce sedimentarie situate in zone dal clima molto secco e caldo. Uno dei giacimenti più importanti di turchese si trova in Iran, altri sono stati individuati in Asia centrale e in Siberia, in Sud America, negli Stati Uniti, in Africa e in Australia. Per tale ragione molto spesso si identificano le turchesi in base all’area di provenienza, indicandole come turchese persiana, turchese africana e così via. Esistono anche varietà di turchese di colore giallo chiaro e verde brillante. Si trova generalmente in filoni inseriti nelle fessure di una massa rocciosa.
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La presenza della turchese nella storia
La turchese è una pietra avvolta in parte dalla leggenda, in quanto è stata una delle prime ad essere estratta e lavorata, sia nell’antico Egitto che in epoca persiana. E’ da sempre una delle pietre più apprezzate dai nativi americani, che la utilizzavano frequentemente nella creazione di gioielli e ornamenti: bracciali e cinture dei Navajo e maschere rituale degli Aztechi erano ricchi di decori realizzati con turchesi dal colore intenso.
Utilizzo, lavorazione e cura della pietra
In prevalenza, la pietra viene tagliata a cabochon, e utilizzata come elemento ornamentale e pietra preziosa, con superficie tonda e liscia e priva di sfaccettature. Non è raro che venga lavorata per realizzare piccole sculture ed elementi decorativi, o tagliata in minuscole piastrelle per la realizzazione di mosaici e per adornare vasi e coppe. E’ una pietra piuttosto fragile, sensibile al calore e agli agenti chimici: non deve essere trattata con prodotti detergenti e sostanze grasse, e non deve stare vicino a fonti di calore. Le varietà porose sono anche le più delicate, per tale motivo la turchese più pregiata è quella iraniana, che possiede una struttura compatta. Anche in gemmologia, la pietra non può essere trattata con i normali liquidi che determinano l’indice di rifrazione.
Leggende e curiosità
Il colore della turchese, tra il verde e l’azzurro, è sempre stato considerato quale elemento di connessione tra la natura umana e le forze primordiali della Terra, alla pietra è stato attribuito un potere protettivo nei confronti di cacciatori e guerrieri e la capacità di infondere coraggio e fiducia in sé stessi. Nell’antica Persia era simbolo di fortuna e di amicizia, e la tradizione vuole che la pietra si consumi lentamente insieme a chi la indossa, perdendo il colore e spezzandosi nel momento della morte. Nelle tribù dei nativi americani, la turchese era considerata la sede di tutti gli spiriti animali, e veniva utilizzata come ornamento anche per i cavalli.
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La turchese in cristalloterapia
Nel contesto spirituale, la turchese agisce sul quinto chakra, e rende più facile la comunicazione, assorbe i pensieri negativi, rafforza il coraggio e la sicurezza di sé e favorisce la buona sorte. Svolge inoltre un’azione purificante dovuta al colore intenso, che ricorda quello del cielo e del mare, quindi dell’aria e dell’acqua, elementi fondamentali per la vita.
Pietre sintetiche, pietra trattate e imitazioni
Purtroppo la turchese è una delle gemme più facili da contraffare e da falsificare, per tale ragione si raccomanda sempre di prestare una grande attenzione prima di acquistare un gioiello o un oggetto decorativo dove siano presenti queste pietre, sia grezze che levigate e tagliate. Le pietre più porose vengono impregnate di resine plastiche per conferire un aspetto compatto e intensificarne la tinta. Per rendere più vivo il colore talvolta vengono trattate anche con paraffina, olio, anilina o coloranti chimici. Non è raro che altre pietre più comuni, come magnesite, calcedonio e fosfati vari, vengano spacciate per turchesi, ma è ugualmente facile che la pietra venga imitata in maniera talvolta anche difficile da riconoscere, utilizzando porcellana, pasta di vetro colorata o pietre bianche colorate di azzurro. E’ opportuno acquistare gioielli e oggetti in turchese da un rivenditore fidato e di comprovata serietà, poiché i commercianti più professionali ed esperti conoscono molto bene il mercato e sanno dove reperire le pietre autentiche e della migliore qualità.
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