Morganite



Morganite

La morganite è una varietà di berillo dal bellissimo e delicato colore rosa, scoperta agli inizi del Novecento in Madagascar, e definita inizialmente berillo rosa. Fisicamente, la gemma appartiene allo stesso gruppo dello smeraldo e dell’acquamarina, si tratta di un berillo trasparente e leggermente traslucido, al quale la presenza di una percentuale di manganese conferisce una tonalità rosa pesca chiaro e delizioso.

Caratteristiche della morganite

morganiteLa pietra corrisponde ad scoperta abbastanza recentemente, avvenuta circa un secolo fa, per tale ragione non ha dato ancora origine a miti, leggende e tradizioni. E’ stata individuata in Madagascar, ma attualmente i giacimenti di morganite sono situati anche in Afghanistan e Brasile. Una delle sue caratteristiche più importanti è la trasparenza: si tratta di una pietra pura, totalmente limpida e priva di inclusioni visibili. La morganite è abbastanza resistente, e viene lavorata in genere con tagli classici, per valorizzare la sfumatura rosa pastello, molto raffinata e suggestiva. Proprio per questa colorazione particolare, si adatta soprattutto alla realizzazione di gioielli in oro o argento, dal design elaborato e lievemente vintage.

[amazon bestseller=”morganite” grid=”3″ items=”6″ ribbon=”none”]

I cristalli di morganite

Il berillo rosa si sviluppa seguendo un sistema cristallino esagonale, e assume la colorazione tipica grazie alla presenza di litio e manganese. I cristalli di morganite si presentano in prevalenza con un colore molto chiaro, ma possono assumere diverse tonalità di colore, dal rosa pesca, al rosa magnolia, al salmone, fino al viola chiaro e al lilla pallido. Le varietà più rare presentano un fenomeno di gatteggiamento che arricchisce i riflessi di bagliori serici e metallici. I cristalli di morganite possono raggiungere anche dimensioni piuttosto grandi.

Utilizzo della morganite

morganiteLa gemma si usa soprattutto in gioielleria, per la realizzazione di pezzi raffinati e dal design originale. La pietra lavorata è di rara bellezza, è molto ambita dai collezionisti, ma è indicata anche grezza, da lasciare in mostra, come oggetto decorativo, sul piano di una libreria o nel luogo di lavoro. Oltre che in cristalloterapia, la pietra viene impiegata nel sistema di architettura feng shui, secondo il quale, collocandola in casa, mantiene unita la famiglia e ne rafforza la vitalità e il calore.  E’ una pietra molto bella, disponibile ad un costo sicuramente inferiore a quello dei diamanti rosa, ma che sa comunque offrire grandi emozioni. La valutazione della morganite varia in relazione al colore e alla purezza: le pietre chiare con piccole inclusioni sono le meno preziose. Per quanto esistano anche cristalli di morganite piuttosto grandi, il valore non è proporzionale alle dimensioni, anzi, è molto facile che le pietre più piccole, di colore rosa intenso e brillante e prive di impurità, raggiungano quotazioni piuttosto elevate al confronto degli esemplari più grandi e molto chiari, talvolta impossibili da utilizzare in gioielleria.

La scelta del nome

Come si è detto, in origine la pietra veniva chiamata semplicemente berillo rosa, e il nome morganite le è stato dato in omaggio al banchiere americano J. P. Morgan, grande appassionato di gemmologia e fondatore di quella che ancora oggi è una delle banche più importanti nel mondo. Il gemmologo George Kunz, il primo a trovare e individuare la pietra nel Madagascar, decise di dedicarla al suo amico banchiere, il quale aveva offerto il proprio sostegno economico e donato consistenti collezioni di gemme al museo di storia naturale di New York e di Parigi.

[amazon bestseller=”collane” grid=”3″ items=”6″ ribbon=”none”]

Trattamenti e pietre sintetiche

E’ possibile trovare sul mercato esemplari di morganite trattati con alte temperature e irraggiamento luminoso, al fine di rimuovere la componente gialla dal berillo, e ottenere una colorazione rosa più satura e intensa. Sono abbastanza diffusi anche gli esemplari di morganite sintetica, creati con metodi di sviluppo idrotermico dei cristalli: per tale ragione, in caso di dubbi, è consigliabile rivolgersi ad un gemmologo esperto per avere la garanzia di acquistare una gemma autentica.

La morganite in cristalloterapia

La morganite è legata al chakra del cuore, e agisce soprattutto nella sfera spirituale e intellettuale. Rafforza il legame con l’energia divina, rende più chiari e profondi i sentimenti, contribuisce al ritrovamento di un perfetto equilibrio psicofisico anche successivamente ad un’esperienza negativa o dolorosa.

Curiosità sul berillo

Il gruppo dei berilli è uno dei più importanti, si tratta di pietre molto diffuse, anche se raramente la trasparenza è sufficiente ad un utilizzo in gioielleria. I berilli più noti e preziosi sono lo smeraldo, l’acquamarina e la morganite, esistono anche varietà di berillo più rare, di colore dorato, rosso, giallo chiaro e trasparente. I cristalli possiedono una struttura esagonale, che li rendono facili da individuare. In natura la pietra è opaca, dopo la lavorazione, le gemme sono trasparenti, brillanti e quasi prive di inclusioni visibili, talvolta possono presentare effetti di pleicroismo, evidenziati dal taglio. I gioiellieri in genere scelgono per i berilli tagli classici, che ne evidenzino la lucentezza, mentre il taglio a cabochon è piuttosto raro, e riservato alle pietre che mostrano fenomeni di asterismo o di gatteggiamento. Sono pietre resistenti, ideale per realizzare qualsiasi tipo di gioiello.

Pietre simili