Il diamante più grande del mondo
Come è noto, il mercato pubblico dei diamanti in realtà diffonde solo una parte delle gemme disponibili nel mondo, e generalmente i diamanti oggetto di compravendita sono frammenti di esemplari più grandi. Per quanto siano rari, non mancano i diamanti dalle dimensioni eccezionali, che rappresentano un valore inestimabile, sia sotto l’aspetto commerciale che mineralogico e geologico. A determinare la dimensione del diamante non è la misura vera e propria, quanto la caratura, ovvero il peso della gemma in carati. Nel corso della storia, si sono avvicendati diversi esemplari dalle dimensioni straordinarie, e il primato di diamante più grande del mondo ha talvolta subito variazioni, accompagnandosi a gemme magnifiche per forma, caratura e storia, dal valore inestimabile.
Il diamante più grande ad oggi
Attualmente, il primato di diamante più grande del mondo spetta al Golden Jubilee Diamond, con una caratura di 545 carati circa, pari a oltre 100 grammi, mentre la pietra grezza arrivava a 755 carati. Lavorato dal maestro intagliatore Gabi Tolkowsky, il GJD venne offerto in dono al re della Thailandia Aduyadej per celebrare i 50 anni di incoronazione. In precedenza, il primato era stato conseguito dal diamante Cullinan I, la Grande Stella d’Africa: con 530 carati circa di peso, questo diamante costituisce una parte della pietra grezza Cullinan che, intera, misurava più di 3000 carati. Dal diamante Cullinan sono state tagliate altre otto gemme di dimensioni rilevanti, che fanno tutte parte del tesoro della Corona Reale britannica. Al terzo posto tra i diamanti eccezionali si trova l’Incomparable, di 407 carati, trovato casualmente in una miniera abbandonata del Congo. Ovviamente, considerando che il valore di un diamante è dovuto ad un insieme di caratteristiche, che include anche la bellezza del taglio, una pietra grezza di dimensioni simili richiede un taglio più che perfetto, per mettere in risalto le caratteristiche di luce, purezza e trasparenza, e per favorire la formazioni dei caratteristici bagliori iridati.
Come avviene la formazione dei diamanti più grandi
I diamanti straordinariamente grandi, possiedono anche un estremo valore scientifico, evidenziando le caratteristiche geologiche dell’ambiente da cui provengono, e gli esperti sono portati a considerarli elementi a sé stanti, molto diversi dagli esemplari di caratura comune. I diamanti sono cristalli costituiti da atomi di carbonio, che si formano in profondità, sotto la crosta terrestre, per poi emergere in seguito ad eruzioni e movimenti di magma. Grazie alla struttura cristallina, gli elementi contenuti al loro interno restano integri, e permettono agli scienziati di individuare con precisione le condizioni di temperatura, pressione e reazioni chimiche che ne hanno permessa la formazione. Gli studi effettuati sul diamante Cullinan, il più grande finora estratto, hanno dimostrato come unico elemento atipico un basso contenuto di azoto, mentre sono presenti pochissime inclusioni, una caratteristica comune a tutti i diamanti molto grandi, quasi come se rappresentassero una categoria a parte. Nei residui del taglio, sono stati rilevati minuscoli elementi di ferro, nichel e zolfo, uniti da idrogeno e metano: sostanze che comproverebbero come la formazione dei cristallo sia avvenuta a profondità notevoli, e molto probabilmente, considerando la presenza dei gas, in un ambiente costituito in gran parte da metallo liquefatto.