Diamante Nero



Il diamante nero è una pietra rarissima, preziosa e molto bella, la cui singolarità non è semplicemente la caratteristica colorazione scura, ma la composizione chimica particolare, oltre alle origini quasi misteriose.

La colorazione di un diamante nero è dovuta alla presenza di ossidi di ferro e grafite, e ad un tipo di carbonio differente da quello dei diamanti comuni. Il risultato è una pietra dalla luce splendida e inquietante, che racchiude in sé un fascino antico e leggendario.

Come si presenta un diamante nero

La gamma cromatica del diamante nero si estende dal grigio chiarissimo al nero intenso, la struttura molecolare è simile a quella del diamante incolore, quindi anche la durezza, ma lievemente più porosa. La luce di un diamante nero non equivale allo scintillio policromo tipico dei diamanti trasparenti: questa pietra possiede infatti un bagliore singolare, suggestivo e misterioso. Nella famiglia dei diamanti naturali, il diamante nero è il più raro e, mentre i giacimenti diamantiferi di solito si trovano nella roccia vulcanica, i diamanti neri finora sono stati individuati in depositi di origine alluvionale situati in Brasile e Africa centrale. Da alcune ricerche è emerso che i diamanti di colore scuro potrebbero provenire da elementi esterni al pianeta, e successivamente caduti nell’atmosfera terrestre.

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Il valore di un diamante nero

I termini di valutazione di un diamante non possono ovviamente essere applicati al diamante nero, ad esclusione della caratura e quindi del peso e delle dimensioni della pietra, anche se in gioielleria si prediligono le pietre più piccole. Le quotazioni vengono calcolate in base alla forma, al taglio ed eventualmente al montaggio sul gioiello, e possono raggiungere livelli molto elevati. Spesso i diamanti neri vengono inseriti in gioielli di titanio, per lo più anelli o bracciali, e destinati ad un target prevalentemente maschile: non è una pietra destinata a gioielli classici.

Stabilire un valore non è facile, poiché il diamante nero naturale può presentare mille sfumature diverse: si consiglia sempre rivolgersi ad un esperto, sia per l’acquisto che per le valutazioni, poiché non è raro incorrere in pietre dal colore non autentico. Questo perché molto spesso i diamanti che presentino difetti cromatici vengono sottoposti ad altissime temperature per uniformarne il colore e renderlo simile al nero.

La diffusione dei diamanti neri sul mercato

L’utilizzo dei diamanti neri nella gioielleria risale agli anni Novanta, quando i primi gioiellieri decidono di realizzare alcuni pezzi utilizzando queste insolite pietre, affascinati dalla loro luce non comune e dall’atmosfera di leggenda che li circonda. Per molti esperti del settore, il diamante nero continua ad essere una gemma sottovalutata e non considerata per quella che è la sua intensa e magnetica bellezza.

Tuttavia, proprio a causa della sua singolarità, è una pietra difficile e problematica da trattare, soprattutto nei riguardi del taglio e del colore. La cromia scura non permette di effettuare una valutazione precisa in base alla purezza, e la scelta del taglio per fare risaltare la sfumatura non è per niente facile. Pare comunque che nel mondo vi siano alcuni diamanti neri di grande importanza, di dimensioni notevolmente superiori alla media e dal valore considerevole.

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Le caratteristiche dei diamanti neri

Al contrario di quanto avviene con i diamanti classici, i diamanti neri si presentano con una struttura quasi interamente opaca, dove le eventuali aree di trasparenza sono considerate dei difetti. Gli esemplari considerati migliori hanno un colore grigio scuro o nero, compatto e uniforme, con una lucentezza che ricorda quella dell’onice.

Il colore del diamante nero è dovuto alla presenza di una consistente percentuale di grafite che, depositandosi sulle inclusioni interne, comporta il risultato della tipica cromia scura. La presenza di una quantità rilevante di inclusioni, microfratture e scheggiature rende al contempo queste pietre estremamente difficili da lavorare e soprattutto da tagliare. Quando i diamanti neri, come spesso accade, presentano una distribuzione irregolare del colore con aree più o meno sature, talvolta vengono trattati in maniera tale da ottenere un verde molto scuro, che potrebbe apparire nero: un gemmologo esperto, utilizzando strumenti specifici e sottoponendo la pietra a luce alogena, è comunque in grado di individuare le gemme artefatte e di rilevarne la sfumatura verde.

La teoria dei diamanti arrivati dallo spazio

Chiamato anche con il nome di carbonado, il diamante nero possiede, come si è detto, una struttura diversa dagli altri diamanti, costituita da microcristalli e da tracce di gas che li rendono leggermente porosi. La teoria che attribuisce a questa pietre origini extraterrestri, è dovuta proprio alla formazione di queste sostanze gassose, impossibile da verificarsi alle profondità da cui, solitamente, provengono i diamanti incolori.

Per tale ragione, i ricercatori hanno elaborato alcune teorie, in base alle quali la formazione dei diamanti neri deriva da una collisione tra la Terra e un asteroide avvenuta miliardi di anni fa o ancora, data la presenza di idrogeno al loro interno, potrebbero essersi formati in prossimità di una stella, dove lo spazio è particolarmente ricco di questo gas.

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