Il nitrato di argento, o l’argento nitrato, è un sale ternario, che si ottiene sciogliendo l’argento metallico nell’acido nitrico e facendo evaporare la soluzione. A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina incolore molto solubile in acqua. Si decompone facilmente alla luce liberando argento metallico, per tanto viene conservato in bottiglie di plastica scure. Tale fenomeno è sfruttato in fotografia ed è alla base delle macchie scure che rimangono sulla pelle per contatto.
Non sono molte le aziende italiane che si occupano della produzione e della vendita di questa sostanza, che si presta a numerosi utilizzi. Tuttavia, in caso di necessità, è bene individuare la più affidabile ed in grado di vantare competenza ed esperienza. Importanti traguardi che è possibile raggiungere solo con una completa dedizione e con il costante desiderio di investire nella ricerca per un continuo miglioramento, ma anche per il rispetto dell’ambiente e dei migliori standard qualitativi.
Cambi di utilizzo del nitrato di argento
L’argento nitrato viene utilizzato, come già accennato in precedenza, in fotografia. Tuttavia, lo si ritrova anche in campo medico e veterinario, come trattamento contro le epistassi. Grazie a questa sostanza, infatti, è possibile cauterizzare al meglio i capillari lesionati. Anche i barbieri, spesso, si dotano di pratici stick a base di nitrato d’argento, per cicatrizzare piccole ferite, che si possono verificare durante la rasatura.
Inoltre, i cristalli di argento nitrato possono essere diluiti con altri sali e colati in forma di matite, che contengono circa 3 grammi di prodotto. Tale formulazione risulta utile per trattare calli e verruche, in quanto l’applicazione avviene in modo preciso, evitando l’alterazione dei tessuti circostanti. L’argento nitrato in soluzione diluita (1%), invece, trova impiego come antisettico.
Viene, infatti, messo in gocce negli occhi dei neonati, al fine di trattare le congiuntiviti perinatali. In più, in una particolare forma, detta pietra infernale, viene usato per cauterizzare le ferite infette. Tuttavia, lo si ritrova anche in odontoiatria per le otturazioni profonde, che vengono effettuate a seguito di devitalizzazioni, per sigillare i denti trattati e per prevenire nuove formazioni cariose.
Avvertenze importanti da non trascurare
L’argento nitrato diluito in acqua forma una soluzione limpida ed incolore, per tanto apparentemente innocua. In realtà, se entra a contatto con la pelle può causare ustioni, che si manifestano sottoforma di macchie scure, che tendono a sparire dopo una decina di giorni, a seguito del ricambio cellulare.
Per questo motivo, quando si adopera questa sostanza è buona norma utilizzare i guanti monouso e proteggere il corpo con un camice o con un abbigliamento da lavoro adeguato. Inoltre, il nitrato di argento in combinazione con l’ammoniaca può generare dei composti instabili, abbastanza pericolosi, in quanto potenzialmente esplosivi.
Per tanto, dopo l’utilizzo, è fondamentale non conservare l’eventuale composto avanzato, ma eliminarlo in maniera adeguata. La preparazione di tali soluzioni deve essere fatta all’occorrenza e lo smaltimento deve essere immediato. Inoltre, tale sostanza può formare un composto chimico esplosivo anche in presenza di etanolo, il fulminato d’argento, dotato di caratteristiche detonanti.